La “Dama Forestiera” ovvero Lady ELISA CROGHAN:
di (Michele Monaco)
(Breve testo teatrale ideato e realizzato dal maestro Michele Monaco)
Giornalista:- BUONGIORNO, SIGNORA CROGHAN
Elisa:- Hello, who is speaking?
Giornalista :- OH, SORRY LADY CROGHAN! DIMENTICAVO LE SUE ORIGINI INGLESI.
Elisa:- Mi scusi lei, purtroppo, nonostante i tanti anni vissuti a Torremaggiore, nella mia cara
Torremaggiore, mi viene ancora qualche parola inglese. Sì, sono nata e cresciuta in gioventù
in Inghilterra ma ho amato molto questa bella terra di Puglia.
Giornalista:- NON CI POSSO CREDERE, STO PARLANDO CON LA SIGNORA CROGHAN,
UNA ROMANTICA DONNA INGLESE, LA FIRST LADY DEL PRINCIPE MICHELE DI
SANGRO, LA DAMA FORESTIERA DEL TAVOLIERE DELLA PUGLIA
Elisa :- E’ vero, sono stata la compagna del Principe di Sangro, ne sono onorata. Se mi
conoscono come la Dama Forestiera lo devo tutto al vostro immenso uomo di cultura, lo
scrittore NINO CASIGLIO che si è ispirato alla mia persona quando nel 1983 ha scritto il suo
ultimo romanzo chiamato appunto “La dama Forestiera”. E sono grata al Comune di San
Severo per avermi intitolata una strada negli anni ’50.
Giornalista:- PERDONI LA CURIOSITÀ, MA È PER CHI CI LEGGE: QUANDO E DOVE HA
CONOSCIUTO IL PRINCIPE MICHELE DI SANGRO?
Elisa:- Lo conobbi a Parigi, Lì si era trasferito mio padre UGO CROGHAN per il suo lavoro di
grande specialista in botanica. Ospitò MICHELE per una consulenza agraria e in quella
occasione ci conoscemmo e non ci lasciammo più. Lo seguii a Torremaggiore, seguii i miei
sentimenti.
Giornalista: PERÒ CHE BELLA STORIA LA SUA: UNA DONNA EUROPEA CRESCIUTA
TRA LONDRA E PARIGI, CHE SI STABILISCE IN ITALIA CON UN PRINCIPE. SEMBRA UN
SOGNO, UNA FIABA…
Elisa:- E invece è una storia vera svoltasi a cavallo dell’800 e del ‘900, ma non sono stati anni
fiabeschi e tutti felici, purtroppo ho dovuto superare tante difficoltà ambientali, dei pregiudizi
sulla mia persona, sul rapporto con il Principe e anche lunghe contese giudiziare con i suoi
discendenti. No, non è stata una fiaba. Ma ho amato molto questa terra e qui ho voluto
rimanere. Sono sepolta dal 1912 nella cappella gentilizia dei di Sangro, nel cimitero di
Torremaggiore.
Giornalista:- IMMAGINO, SIGNORA, LE SUE DIFFICOLTÀ MA LEI È FAMOSA PER IL SUO
CARATTERE DI DAMA FORESTIERA E DAMA DI FERRO: BASTI PENSARE A COME HA
SAPUTO TENACEMENTE REALIZZARE LE VOLONTÀ TESTAMENTARIE DEL PRINCIPE.
Elisa:- Sì, ho avuto la forza di combattere battaglie legali, per affermare le volontà del
Principe, lasciando i fondi della vasta tenuta di Santa Giusta, circa 1600 ettari, al Comune di
San Severo, affinché venisse realizzato l’obiettivo di promuovere il progresso dell’agricoltura.
Giornalista:- E CI È RIUSCITA?
Elisa:- Questo lo dovete dire voi Sanseveresi. Come sono andate le cose in questi cento anni
e passa? Posso dire che alcune gestioni dell’Istituto di Sangro sono state nobili, sulle altre
stendiamo un velo pietoso. La Posta del Principe, la Tenuta Santa Giusta, le terre della
Zamarra, l’Istituto di Sangro sono sempre nel mio cuore. Lo siano anche nel vostro.
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